destionegiorno
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Mi chiamo Emilia Otello, nata a Monopoli (ba) residente a Polignano a mare. Ho 4 figli e 3 splendidi nipotini. Diplomata all’ITC di Castellana Grotte. Fin da piccola ho sempre amato la poesia e il poema... ne ero affascinata, ma inconsapevole di aver la minima capacità di scrivere. È nato tutto per ... (continua)
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Emilia Otello
| Oggi quindici febbraio
l’Italia segnerà la storia.
È il giorno nero,
il giorno della vergogna
e la memoria ricorderà ancora
quei piatti resi vuoti
sulle tavole degli italiani.
Toglieranno pane e dignità
e il nostro tricolore
è tagliato a pezzi,
la nostra amata patria
che si destò dalle ceneri,
non è più madre né padre.
Oggi quindici febbraio,
l’Italia si veste a lutto.
È morto il diritto,
il diritto di vivere,
il diritto di scegliere,
non v’è più scienza
né coscienza.
E’ morta... è morta...
È morta la nostra libertà!
Oh, la nostra amata Patria,
che si rivestì di tanta beltà.
Fiorente rinasceva e cresceva
cantava gloriosa il suo inno...
l’Italia s’è desta...
s’è desta alla morte!
Oggi quindici febbraio
l’Italia muore ancora,
e il popolo tace,
non vede,
non sente,
non parla.
Non sente l’urlo del suo fratello
che chiede pane
hanno barattato la libertà,
venduta a cottimo
per un pezzo di carta.
Oh popolo italico,
voi tradite ancora,
uomini dall’animo vuoto,
tradite la patria degli avi, che,
con mani imbrattate di sangue
la resero gloriosa e bella.
Quanto costerà la vostra libertà?
Figli di un padre sconosciuto,
uomini senza patria né gloria
partoriti dall’ego,
zappate il vostro giardino
e non vedete le ossa nella fossa.
Oggi quindici febbraio
si ricorderà la storia!
I vostri figli e nipoti
chiederanno: padre, madre,
tu dov’eri?
Tacerete per la vergogna! |
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