destionegiorno
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Mi chiamo Emilia Otello, nata a Monopoli (ba) residente a Polignano a mare. Ho 4 figli e 3 splendidi nipotini. Diplomata all’ITC di Castellana Grotte. Fin da piccola ho sempre amato la poesia e il poema... ne ero affascinata, ma inconsapevole di aver la minima capacità di scrivere. È nato tutto per ... (continua)
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Emilia Otello
Le sue 48 poesie in Introspezione
| Iridescente sguardo
che mira
oltre la montagna
ove il sole
nasce e tramonta.
Non v’è costrutto
che possa
circoncidere l’idea
né castrare l’anima
tra barcollanti ruderi.
Fiorirà il germoglio
tra i rovi spinosi
e scioglierà catene
per
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| La roccia...
raccoglie le sue foglie
accartocciate,
per farne un grido nel vento
e gocce di pioggia.
La roccia...
con le sue gemme
incastonate,
un diamante al petto
senza più luce né riflesso.
La roccia...
neve, pioggia, vento,
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| Alberi spogli
avvolti dal silenzio,
solo il canto lieve
di un uccello
a spezzare
questo divin silenzio,
ed un raggio di sole
accarezza dolcemente
la mia pelle, come dono
di un gelido inverno.
Mi tocca, mi avvolge,
in un tenero
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| Io, con il mio velo d’organza
mi avvio verso la notte,
non ho paura di te, o mia signora,
ti abbraccerò come un’amante
e nel buio ricercherò
il mio sogno, tu,
mia compagna amata,
sarai luce nel paradiso,
e dormirò sul tuo cuscino
di piume
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| Come piccoli rampolli
crescevano lungo i fianchi
della sua vite, custodendoli
sotto le sue larghe foglie
per proteggerli dall’arsura
del sole e del tempo
nutrendoli d’amore
a piene mammelle.
E venne il vento
e spezzò il germoglio
e venne il
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| Perché ti agiti
oh... mare in tempesta?
Frastagli scogli
inondi isole
con le tue impetuose onde.
Raccogli ora il mio canto
in acque cristalline,
trasporta pensieri ed emozioni
di oceani smarriti.
Cosa vuoi da me
oh... mare in
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| Aspetto ancora
sulla riva del rio
mentre il ruscello scorre
pian piano nel suo letto
portando a valle detriti
e sassolini.
Osservo silenziosa
il suo andamento,
lento...
Tutto dorme, tutto tace,
solo un battito di cuore
irrompe la
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| Leggevo oggi dentro le mie lacrime
tutta la mia angoscia...
L'anima mia volgeva all'autunno
e alle foglie morte.
Penzolante al braccio di un ramo
pronta a lasciarsi andare,
bastava un lieve soffio di vento
una brezza mattutina.
Era cosi
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| E mai lassù il canto di un angelo
si fece cosi chiaro...
Mi chiamò per farmi un dono,
la voce di uno sconosciuto,
un'anima solitaria e sperduta
che emetteva raggi di luna,
estraeva una mano dal suo fardello,
una mano così
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| "Essere o non essere"
sono o non sono,
chi sono io?
Io Sono...
e se io sono,
ho un estremo bisogno
di essere,
di ritrovarmi
qui,
nell'infinito intimo dell'universo.
Come una stella nova
che brilla
nel cielo scuro della
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| Mi adagio, distesa
su questa collina
di foglie secche
con il vento che
accarezza le frange
dei fichi, e
canne piegate dal vento.
Sotto un cielo
che semina germogli
sparsi qua e là,
raccogliendo briciole
d'amore.
Troppe terre
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| Ho bevuto fiele e miele
mi sono arrotolata
in un gomitolo di lana
ho ingoiato lacrime
per essere qui
a piedi nudi
in questo campo di grano
tra foglie secche e petali di rose
Lasciami essere lacrima
per accarezzare il tuo viso
lasciami essere
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| E ora
fate silenzio
non disturbate i miei pensieri,
trillano voci
di echi in lontananza,
lasciatemi
per poco
ancora
accarezzare il mio sogno
arcano desiderio,
illusione d'amore
fate silenzio...
non disturbate
per un momento,
un
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| Aspetto fino a notte fonda
il tuo richiamo.
Stridulo canto di gabbiano
che tace e muore
all'orizzonte di ogni alba.
Stretto il mio cuore in una morsa
raccolgo gocce in questa ampollina
che verso in questo lago di parole.
Acque prosciugate
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| Mi ritrovo qui,
in questo mondo sconosciuto
dove ogni parola è canto
ogni preghiera è supplica.
È divenuto un mondo vuoto
ibrido di parole e di suoni,
spazi vuoti.
Solo ombre
uomini senza volto,
a rubare note
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