destionegiorno
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Mi chiamo Emilia Otello, nata a Monopoli (ba) residente a Polignano a mare. Ho 4 figli e 3 splendidi nipotini. Diplomata all’ITC di Castellana Grotte. Fin da piccola ho sempre amato la poesia e il poema... ne ero affascinata, ma inconsapevole di aver la minima capacità di scrivere. È nato tutto per ... (continua)
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Emilia Otello
Le sue 48 poesie in Introspezione
| Sai quante volte ho scritto con le lacrime?
Ho viaggiato nell’anima mia
quando sola mi ascoltavo.
Dalle mie viscere emergevano
milioni di lettere,
come soldatini, pronti,
a mettersi in fila.
Tu, ombra furtiva,
ascolti e leggi
tra righe
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| E nell’empireo del silenzio,
quando la voce si tramuta
in roco singulto e l’aria infetta
di un vivere morire,
faccio àncora
tra un riflesso d’ombra
ed un sorriso sgualcito.
Ed è lì che emerge quell’ansia
che sfocia nel mare limpido
del mio
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| Vado a spasso con la morte
chi ha ucciso l’anima mia?
Chi mi ha fatto bere
al suo calice e
ha venduto il mio sogno
per un soldo.
Dove sei anima mia?
Guardate le mie labbra,
hanno un sorriso
disegnato a matita,
i miei occhi hanno
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| Vola rondinella, vola...
Hai lasciato il tuo nido
in cerca di lidi solitari.
Ah, quel ramo dove annodasti
con fili d’erba e di speranza
il tuo cuore,
un ramo secco
che temeva il tempo,
un albero
che non affondava le sue radici.
Vola
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| O mio Dio... Mio Dio...
Perché mi hai dato
quest’anima così fragile e maledetta?
Sento il frastuono del lampo
ed ogni suono è amplificato dal mio sentire,
mentre la pioggia cade,
tumultuosa,
a bagnare il mio viso
ed ogni risonanza del
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| Come una nuvola disfatta
mi accarezzo i capelli
e mi piego
ad ogni misero volere.
Al suo cospetto mi chino
ed anelo pace
per l’anima mia,
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| Note di una melodia un po’ stonata,
non sento più il suono, il canto,
tutto ritorna a quel rumore metallico
che rimbomba
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| Foglie al vento
che volano lontano
trasportano
i miei leggiadri pensieri.
Foglie avvizzite dal tempo
piene di
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| È la resa dei conti
ho comprato senza spesa
non v’è somma
ed il resto non torna.
Mi rincuora,
ho rubato al mio cuore
il fardello or mi pesa
ed ogni speme spezza,
una lancia nel petto.
Chiedimi dove,
chiedimi quando...
dove il canto
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| Che bella la luna questa notte,
brilla di una luce tutta sua,
circondata di stelle
che le fan da cornice.
Mi guarda, mi afferra,
mi prende per mano
e pian piano mi sussurra...
aspetta l’aurora.
Mi lascio per un attimo
accarezzare dal suo
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| Come può il sole raggiungere
questo cielo sperduto?
Si è nascosto tra gli alberi
tra le fitte chiome
di una sperduta collina.
Il cielo un tempo
dipinto di mille
splendidi azzurri
ha perduto i suoi colori.
I miei piedi ormai
sono
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| È un vento lieve,
brezza d’estate,
trasporta
un fumo di parole
oltre la collina
in fiamme.
Miseri segnali
tra nuvole bianche
diradate
a disperdersi
nel vuoto.
Il buio,
colmo di speranza,
taciti silenzi
ed il verbo sferza
lungo il
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| S’erge il campanile
con la sua vetta,
che miravo dalla finestra
della mia stanza.
Accompagnavan l’ore
i suoi rintocchi,
quando la notte tardava
il suo venir,
li contavo uno ad uno,
fino al calar delle ciglia
nelle lunghe attese.
Tra canti,
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| Si falcia il sentiero
del nostro giardino,
si sradicano delicati fiori
per porli in un angolo,
offuscati dalla luce
o lungo i pendii di una rupe.
Che ne sai tu...
del mio sentire,
di rami attorcigliati,
foglie accartocciate
e di fiori
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| Mi confondo con i numeri.
Uno, due, tre...
faccio un salto,
mi guardo intorno,
mi confondo,
mi giro e mi rigiro,
non vedo nulla,
e il tempo scorre,
ricerco il mio conforto
ma non lo trovo.
Uno, due e tre...
e mi confondo,
non so
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